Condizionatore inverter: significato e vantaggi
L’argomento di oggi si concentra sul condizionatore inverter, una tipologia di condizionatore moderna ed ormai indispensabile, anche perché sempre più presente sul mercato.
Cosa significa condizionatore inverter?
L’inverter è la scheda elettronica, non presente nei modelli tradizionali, posta all’interno del motore esterno del condizionatore. Oggi abbiamo due schede elettroniche che comunicano tra di loro: una interna nello split ed una esterna nel motore. Questo permette di regolare automaticamente la potenza erogata sulla base della temperatura interna alla casa.
Condizionatore on off tradizionale
I condizionatori tradizionali dentro lo split interno avevano una scheda elettronica che gestiva il motore che conteneva, oltre alla ventola e al compressore, solo pochi componenti elettronici, tipo i condensatori. A seconda della temperatura impostata all’interno di una camera lo split interno, in particolare la sua scheda elettronica, mandava l’impulso di accendere o spegnere il motore esterno.
Quando era acceso il motore esterno consumava il massimo di assorbimento, ovviamente in base al modello, ma diciamo che in generale era un bel po’ di corrente. Nel momento in cui la sonda interna leggeva la temperatura giusta, la scheda elettronica dello split mandava un segnale di spegnimento al motore esterno. Da questo funzionamento deriva il termine acceso-spento, ossia on /off. Acceso quando era in funzione, spento quando non serviva e smetteva di funzionare. Questo impulso acceso/spento, mandato dalla scheda interna, avveniva ogni circa quattro minuti, questo comportava che il motore:
- Era quasi sempre acceso, si spegneva per pochi minuti poi si accendeva nuovamente;
- Funzionava sempre alla massima velocità, quindi consumava sempre il massimo assorbimento, in base al modello;
- Provocava rumorosità e vibrazione.
Come funziona un condizionatore inverter?
I condizionatori inverter esistono in realtà da molti anni solo che prima avevano un costo elevato e li potevano installare solamente le grandi strutture, adesso sono quasi tutti di questa tipologia qui.
Andiamo a vedere allora come funziona e cosa lo differenzia dal precedente.
Il termine inverter deriva proprio dalla scheda elettronica, la seconda aggiunta, che prima non era presente, nel motore esterno. Quindi oggi abbiamo una scheda elettronica interna nello split ed una scheda elettronica esterna nel motore. Queste due schede comunicano tra di loro.
La componente di un condizionatore che consuma di più è sicuramente il motore esterno, e nel dettaglio il compressore che comprime il gas. Nei modelli precedenti questo era o acceso o spento, quindi il consumo era il massimo previsto. Ora invece la scheda esterna, che si chiama inverter, ha la facoltà di modulare la velocità del compressore.
Come fa?
Alterando la frequenza in cui gira la corrente in una casa, gli Hz, abbassandoli ed aumentandoli, dando più o meno velocità al compressore.
Quindi la scheda inverter ha la capacità di far girare il compressore a varie velocità, modulando la velocità di frequenza ed ottenendo meno rumorosità, meno vibrazione e un consumo molto inferiore.
In sintesi, una volta raggiunta la temperatura impostata e desiderata, il motore esterno rallenta e si imposta al minimo del funzionamento lasciando costante la temperatura. Così facendo, oltre a garantire un comfort costante, non ha l’importante dispendio di energia iniziale.
Differenza condizionatore inverter e on off: quale è il migliore?
Possiamo dire che sicuramente i modelli inverter sono i migliori sul mercato, specialmente per le abitazioni che utilizzano l’apparecchio per molte ore al giorno.
Il condizionatore inverter è molto preciso e regolabile, ed inoltre:
- è economico nei consumi: la costante regolazione del compressore permette di mantenere i consumi di energia elettrica bassi
- ha una bassa vibrazione e rumorosità: una volta raggiunta la temperatura, l’inverter lavora continuamente a bassa potenza per mantenere costante il clima desiderato. Questo garantisce estremo comfort, sia sulla percezione della temperatura che sull’inquinamento acustico domestico.
I modelli on off, invece, sono molto più rumorosi, hanno più vibrazioni e consumano di più.
Di contro è ovvio che un utilizzo limitato del condizionatore, per poche ore a settimana, fa virare la scelta verso un modello on off, poiché costa di meno e permette di ammortizzare i costi iniziali. Inoltre, c’è da dire che la manutenzione ordinaria e straordinaria di un modello inverter è più costosa.
Nell’inverter, a volte, purtroppo, le schede elettroniche esterne, subendo le intemperie, possono danneggiarsi. Quando non si possono riparare vanno cambiate e quindi si hanno dei costi di gestione non programmati. I motori on off, avendo pochi componenti, hanno una manutenzione meno onerosa ed anche più facile dal punto di vista dell’intervento tecnico.
Prima di acquistare un condizionatore accertati che…
- Abbia una Classe energetica A++ o A+++
- Abbia la potenza(BTU) giusta per la tua abitazione
- Sia un modello inverter
- Abbia inclusa la funzione di deumidificazione
- Sia integrata la funzione wifi
Leggi l’articolo completo: Come scegliere un condizionatore: le 3 caratteristiche essenziali!
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