Come capire se manca gas condizionatore? Ecco alcune dritte
Quando il condizionatore non raffredda più, uno dei motivi principali è la carenza del gas refrigerante…ma come capire se manca il gas nel condizionatore? Vediamo alcune semplici dritte in questo articolo.
Ovviamente prima di capire se manca il gas al condizionatore ci sono una serie di interventi di controllo da attuare, volti ad escludere qualsiasi altra causa. Tra gli elementi da verificare ci sono: anomalie nei filtri, malfunzionamenti di lamelle e ventole, intasamenti nei tubi di scolo della condensa, ecc.
Se non ci sono incongruenze in queste parti del condizionatore, allora, molto probabilmente, il problema potrebbe essere nel gas refrigerante. Evitare il fai da te, nel modo più assoluto, stiamo parlando di gas inquinanti e potenzialmente infiammabili. Chiamare un tecnico esperto e professionale è la scelta migliore che puoi fare, oltre ad essere un’operazione pericolosa, ricaricare un condizionatore senza apposito patentino è vitato severamente dalla legge.
Detto questo, ti suggeriamo un trucchetto semplice che ti permetterà di comprendere se il condizionatore non funziona bene.
Ricarica gas condizionatore: ecco come capirlo in 2 semplici mosse
Esiste un semplice trucchetto per capire, facilmente e velocemente, se il condizionatore sta facendo il suo dovere al meglio.
Tutto quello di cui hai bisogno è un termometro digitale, quello usato per misurare la febbre.
⚠️⚠️⚠️ La punta del termometro NON deve essere messa dentro la bocca di espulsione dell’aria perché, inserendo quel poco in più, si rischia di fare danni al climatizzatore spaccando la ventola. Capita anche ai tecnici professionisti, per questo occorre fare estrema attenzione e cautela.
1️⃣ Devi posizionare la punta del termometro, che rileva la temperatura, nella mandata dell’aria, ovvero dove esce l’aria per immettersi nella stanza, sotto all’aletta. Successivamente lo fai scorrere avanti e indietro, in orizzontale, finché non si blocca e comunica la temperatura rilevata. Dopo averla letta, segnala su un foglio.
2️⃣ Dopo, con lo stesso termometro rilevi la temperatura dell’aria nella sezione di ripresa, ovvero dove ci sono i filtri. In genere nei nuovi condizionatori è posizionata nella parte superiore mentre in quelli più vecchi davanti. Appoggi il termometro sopra, oppure apri lo sportellino, e lo lasci per tre o quattro minuti. Essendo un’aria indiretta impiegherà sicuramente più tempo. Una volta segnata anche la seconda temperatura rilevata, non ti resta che fare una semplice sottrazione:
temperatura dell’aria di ripresa-temperatura dell’aria di mandata= differenziale di temperatura
Possiamo dire che un condizionatore funziona bene, cioè raffredda al punto giusto e toglie l’umidità in eccesso, e che non ha bisogno di ricarica del gas, quando il differenziale di temperatura registra almeno 8 gradi di differenza, meglio se il risultato è maggiore di 10.
Se la temperatura di ripresa è di 30 gradi, e quella di mandata è di 20, l’apparecchio lavora bene, se la mandata è 16 la macchina sta lavorando al meglio, se invece il valore di mandata è di 22 ci potrebbe essere qualche problema.
Questa semplice operazione, che può essere fatta anche in maniera autonoma, è la base di partenza per capire se c’è un problema. Ovviamente prima di fare questa misurazione è estremamente consigliato pulire bene i filtri dell’unità interna e della macchina esterna.
Quando ricaricare il condizionatore?
Partiamo con il dire che la ricarica del condizionatore non è come la manutenzione ordinaria che deve essere fatta almeno annualmente, in base alla quantità di utilizzo dell’apparecchio.
Il condizionatore di casa, sia esso un mono, un dual o un trial split, quando viene installato, subisce una verifica della tenuta delle tubazioni di collegamento tra la macchina interna e quella esterna (pressurizzazione). Ovviamente questa operazione è essenziale e viene fatta solamente da tecnici professionali e specializzati.
La prova di tenuta delle tubazioni consente di prevenire eventuali fughe del gas refrigerante, o garantire la tenuta delle stesse. Una verifica preventiva della tenuta delle tubazioni di collegamento di un climatizzatore split, eseguita al momento dell’installazione, consente di prevenire eventuali fughe di gas.
Una volta eseguito il controllo di tenuta, con esito positivo, la durata dei gas nei condizionatori è medio lunga. Parliamo anche di venti anni. Non c’è nessuna normativa, tecnica o di legge, che ti obbliga, ma nemmeno che ti consiglia, di eseguire una ricarica del gas del condizionatore ogni due o quattro anni. Sarebbe un dispendio economico inutile, considerando che i gas R 410 A stanno aumentando i prezzi sempre di più, ed inoltre è un inquinamento superfluo del pianeta.
Quando il condizionatore non raffredda, una volta esclusi le motivazioni indicate all’inizio, per il 90% dei casi si tratta di una perdita di gas.
Se la ditta che esegue l’intervento è seria e precisa, prima di effettuare una ricarica, si impegna a ricercare la perdita ed a ripararla. Successivamente si esegue nuovamente la pressurizzazione, la prova di tenuta ed infine si ricarica il gas.
Per fare un favore all’ambiente ad alle tue tasche, quando devi installare un condizionatore affidati sempre a ditte serie, e con certificazione F-gas, che eseguano alla perfezione tutti i passaggi.
Scegli sempre aziende serie, professionali e ceritficate
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