Smaltimento condizionatori: Ecco perché devi evitare il fai da te!
Devi sostituire il condizionatore rotto o malfunzionante? Smaltimento condizionatori: sai come avviene? In questo articolo ti diamo le giuste dritte per evitare inquinamento indesiderato e sanzioni.
Dove smaltire i vecchi condizionatori?
I condizionatori rientrano all’interno della categoria RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Questi rifiuti non biodegradabili sono caratterizzati dalla presenza di sostanze tossiche che, se non seguono una particolare procedura di rimozione e smaltimento, vengono rilasciate nell’aria e diventano rischiose per l’ambiente e per le persone.
Il condizionatore usato, da smaltire e sostituire, deve essere rimosso da un tecnico certificato. Come avviene nell’istallazione, anche per la sostituzione, ma anche per la semplice rimozione, è necessario l’intervento di un tecnico con patentino per il trattamento e lo smaltimento gas fluorurati.
Quest’ultimo, una volta tolto il condizionatore vecchio, deve rivolgersi ad una ditta trasportatrice autorizzata che si occuperà di trasferirlo in un centro di raccolta comunale o presso società organizzate per lo stoccaggio e il recupero dei materiali. Qui verrà rilasciata una certificazione che documenterà l’avvenuta consegna. Il trasporto stesso è un aspetto delicato in quanto deve avvenire in sicurezza e a norma di legge da parte di esperti capaci di spostare e stoccare i rifiuti RAEE, evitando rotture e dispersione di sostanze pericolose.
Se il procedimento viene eseguito correttamente c’è la possibilità di recuperare fino al 97,5% dei componenti del condizionatore da buttare. Anche gli stessi gas refrigeranti, se adeguatamente trattati, possono essere recuperati e rigenerati.
Come avviene lo smaltimento dei condizionatori?
Quando si deve buttare un condizionatore ci sono due strade percorribili. I condizionatori d’aria sono beni durevoli appartenenti ad una particolare categoria di rifiuti istituita dal Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.
I beni di uso domestico citati nel decreto (rifiuti RAEE), una volta esaurita la loro durata operativa, devono essere consegnati, a cura del trasportatore in possesso del patentino da frigorista:
- Ad uno degli appositi centri di raccolta o di smistamento istituiti ai sensi del Decreto Legislativo 22/97, art. 44, comma 2: in questo caso il conferimento potrà anche essere effettuato direttamente dagli utenti presso la Piattaforma ecologica comunale attrezzata per le raccolte differenziate;
- Alle imprese pubbliche o private che gestiscono la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani.
Le sanzioni applicate a chi smaltisce in modo scorretto i gas refrigeranti
Sulla Gazzetta Ufficiale del 2/1/2020 è stato pubblicato il Decreto Legislativo numero 163 del 5 dicembre 2019 che disciplina le sanzioni per la violazione degli obblighi relativi al corretto smaltimento dei rifiuti contenenti gas fluorurati a effetto serra.
- Articolo 3: “Chiunque rilascia in modo intenzionale nell’atmosfera gas fluorurati a effetto serra…è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 20.000,00 euro a 100.000,00 euro. L’operatore che rilascia in modo accidentale gas fluorurati a effetto serra e che, in caso di rilevamento di perdite di gas fluorurati a effetto serra, non effettua la relativa riparazione, senza indebito ritardo e comunque non oltre 5 giorni dall’accertamento della perdita stessa, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000,00 euro a 25.000,00 euro”
- Articolo 6: “le imprese certificate o, nel caso di imprese non soggette all’obbligo di certificazione, le persone fisiche certificate che non inseriscono nella Banca Dati di cui all’articolo 16 del decreto del Presidente della Repubblica n. 146 del 2018 le informazioni previste, entro trenta giorni dalla data dell’intervento, sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000,00 euro a 15.000,00 euro.”
- Articolo 8: “Le persone fisiche e le imprese che svolgono le attività senza essere in possesso del pertinente certificato o attestato sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000,00 euro a 100.000,00 euro.” Comma 1. “L’impresa che affida le attività di installazione, riparazione, manutenzione, assistenza o smantellamento di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria fisse, pompe di calore fisse e apparecchiature di protezione antincendio, ad un’impresa che non è in possesso del certificato è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000,00 euro a 100.000,00 euro.” Comma 3.
smaltimento Condizionatori usati: Evita assolutamente il fai da te!
Queste riportate sono solo alcune delle tante sanzioni applicate. Il decreto è lungo, farraginoso ed estremamente specifico, per questo motivo il fai da te è estremamente sconsigliato.
Se si ha bisogno di smaltire un vecchio condizionatore, per la vostra sicurezza, per non incorrere in pesanti sanzioni e per non inquinare l’aria che respiriamo, vi consigliamo di rivolgervi sempre a delle ditte abilitate e certificate a norma con il regolamento vigente sui gas fluorurati.
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